Il peperoncino è un ingrediente largamente utilizzato sia nella cucina mediterranea che in sapori più lontani
(ad esempio,pensiamo al gusto tutto piccante del Messico) eppure le proprietà benefiche di questa bacca non sono a tutti conosciute.
Certo, la tradizione popolare vede, da sempre, nel peperoncino un potente afrodisiaco, ma le sue peculiarità vanno ben oltre....
Per prima cosa : quattro composti del peperoncino, tra cui i flavonoidi e i capsaicinoidi, hanno un effetto antibatterico, in questo modo i cibi cotti col peperoncino possono essere conservati un po' più a lungo.
Questo spiega anche perché più ci si sposta in regioni dal clima caldo, maggiore sia l'uso di peperoncino
ed altre spezie.
I peperoncini sono ricchi in vitamina C e si ritiene abbiano molti effetti benefici sulla salute, purché usati con moderazione.
Alcuni medici ne consigliano l'assunzione fino a cinque volte la settimana anche ai bambini dai 7 ai 16 anni. Il peperoncino ha un forte potere antiossidante, e questo gli è valso la fama di antitumrorale. Inoltre, il peperoncino si è dimostrato utile nella cura di malattie da raffreddamento come raffreddore, sinusite e bronchite, e nel favorire la digestione
Uno dei principali componenti del peperoncino rosso è la capsaicina, un principio attivo da cui dipendono parecchie proprietà benefiche attribuite al peperoncino; le altre sostanze presenti sono la capsicina, la capsantina, diversi sali e oligoalimenti naturali, lecitina (contenuta in modo particolare nei semi), olio essenziale e flavonoidi. Importante ricordare la presenza nel peperoncino rosso della vitamina C, che, tra le sue altre funzioni, ha un ruolo importante nella difesa dalle infezioni.
L’assunzione di peperoncino, purché sotto stretto parere medico, può prevenire alcune patologie cardiache. L’aumento del flusso sanguigno così come gli effetti vasodilatatori, infatti, pare siano utili a tenere vene e arterie pulite e lontano dal rischio del colesterolo, una delle cause principali di infarti e ictus.
Il peperoncino ha effetti positivi anche sul mantenimento del peso forma, proprio per l’azione metabolica dei suoi principi attivi. L’assunzione, considerato il maggior apporto di sangue ai tessuti, può aiutare a bruciare i grassi in eccesso e a eliminare le tossine concentrate a livello epidermico con la sudorazione.
Inoltre, pare che un apporto giornaliero di capsaicina possa essere utile nella gestione del senso di sazietà e quindi,ci fa mangiare di meno.
Sebbene le ricerche in merito siano ancora in corso, pare che il peperoncino possa essere d’aiuto in alcune patologie croniche, quali il diabete e alcuni tipi di tumori. In Canada si sta studiando se la capsaicina possa essere d’aiuto ai pazienti con diabete di tipo 1, in particolare nell’evitare i crolli per livelli di glicemia troppi bassi.
Da non molto tempo, oltre che per motivi gastronomici, c'è un motivo in più per consumarlo; alcuni ricercatori giapponesi ed americani hanno scoperto che il peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata.
Da esperimenti condotti su cavie da laboratorio è emerso che i topi che assumevano capsaicina (principio attivo del peperoncino), sviluppavano masse tumorali ridotte dell'80% circa rispetto ai topi che non ne mangiavano.
L'uso regolare di peperoncino rosso, grazie alle sue proprietà antiossidanti, sembra inibire lo sviluppo di manifestazioni cancerose a livello di stomaco. Naturalmente il tutto deve ancora essere confermato da ulteriori studi e verifiche sull'uomo per poter affermare con certezza quanto sopra.
Particolarmente interessante l'effetto di regolarizzazione della circolazione sanguigna che il peperoncino rosso svolge nel corpo umano unito ad un effetto benefico in caso di infiammazioni. Se somministrata per via orale, la capsaicina sollecita una secrezione maggiore di enzimi digestivi favorendo appunto il processo digestivo.
Sembra, inoltre, che il peperoncino, oltre a favorire la circolazione sanguigna, sia un efficace vasodilatatore, e renda elastici i capillari sanguigni; si è riscontrato che nelle regioni dove è diffuso il suo uso, malattie come gli infarti, l'arteriosclerosi e l'eccesso di colesterolo siano notevolmente limitate.
In ultimo pare che anche i capelli traggano beneficio dall'uso del peperoncino rosso; infatti una miglior circolazione sanguigna avrebbe effetti positivi anche sulla vita dei bulbi capilliferi.
E' importante ricordare che come per tutti gli alimenti, non bisogna abusarne rischiando di tramutare un alimento da salutare in dannoso per la nostra salute.
Il peperoncino è un prodotto irritante che deve essere maneggiato e conservato con le dovute attenzioni, soprattutto in presenza di bambini. In particolare, quando si taglia il peperoncino è bene indossare dei guanti di lattice per evitare il contatto con la pelle delle mani.
È molto importante ricordare di non portarsi le mani agli occhi, alla bocca o alle mucose mentre si sta utilizzando il peperoncino, dal momento che è facilissimo irritarsi involontariamente.
Se la pelle o gli occhi sono accidentalmente venuti a contatto con il peperoncino, la prima cosa a fare è trattare la parte irritata con un composto oleoso, come ad esempio olio vegetale o burro e altre sostanze simili.
Infatti, la capsaicina contenuta nel peperoncino, responsabile dell’irritazione, è un composto idrofobo che non si scioglie nell’acqua, bensì nelle sostanze grasse. Quindi, la sensazione di sollievo delll’acqua fresca non riesce a rimuovere la capsaicina dalla parte irritata.
Questo consiglio è valido anche quando si mangia un boccone eccessivamente speziato, e spesso, la reazione istintiva è quella di bere grandi quantità di liquidi. Come visto prima, questo sollievo è solo temporaneo: per rimuovere la capsaicina dal cavo orale è necessario mettere in bocca qualcosa che contenga grassi, ad esempio della maionese, un cucchiaio di olio, del latte intero oppure un boccone di pane imburrato.
Per eliminare i residui di peperoncino dalla pelle è possibile impiegare prodotti detergenti come sapone o shampoo, mentre del tutto inutili sono rimedi come l'aceto,o candeggina che possono causare un danno persino superiore.