La passiflora è una pianta dai fiori color bianco, azzurro e porpora coltivata per lo più a scopo decorativo, ma che nasconde interessanti proprietà benefiche dal punto di vista erboristico.
La passiflora viene considerata come una vera e propria erba del relax, insieme a melissa, tiglio e valeriana.
Infatti le proprietà curative della passiflora erano già conosciute nell'antichità da parte degli Aztechi, che la utilizzavano come rimedio rilassante.
Addirittura ai tempi della prima guerra mondiale la passiflora veniva impiegata per la cura delle "angosce di guerra".
Infatti l'enciclopedia "La salute senza medicine - La salute con le erbe" (Librex, 1983, a cura di Gigliola Magrini) suggerisce i possibili utilizzi della passiflora come rimedio naturale sedativo, antispasmodico e contro l'ansia.
Contiene numerosi flavonoidi (come l'iperoside e la vitexina), alcuni dei quali si legano ai recettori cerebrali per le benzodiazepine, farmaci noti per la loro attività ansiolitica e sedativa, producendo gli stessi effetti: azione calmante sul sistema nervoso centrale, in particolare sulla zona motoria del midollo spinale e sui centri del sonno.
Così la passiflora viene solitamente utilizzata per la cura e la prevenzione di ansia, angoscia ed insonnia dovuta ad agitazione, risultando efficace perchè hanno un'azione rapida con un effetto rilassante e sedativo nei confronti del sistema nervoso centrale.
La sua azione calmante del sistema nervoso garantisce un sonno notturno tranquillo e privo di risvegli e
la sua azione antispasmodica ne permette l'impiego anche in caso di problemi dovuti a contratture muscolari e crampi mestruali perchè agisce anche sulla muscolatura liscia.
Riduce gli spasmi gastrici e il colon irritabile di origine nervosa e può ritardare, ma non impedire, le crisi asmatiche proteggendo dal broncospasmo.
L’estratto di passiflora, che contiene anche alcaloidi come passiflorina, acidi fenolici, cumarine, fitosteroli e altri composti attivi è molto più efficace rispetto ai principi attivi isolati.
La passiflora è usata soprattutto per la sua attività sedativa come rimedio per l'insonnia dovuta ad affaticamento, allo stress, alla depressione e a eccitazione cerebrale (per esempio in caso di studio intenso).
Induce un sonno simile a quello fisiologico, senza causare né stordimento al risveglio, né assuefazione.
In erboristeria è possibile acquistare gli estratti secchi di passiflora necessari alla preparazione delle tisane. Oppure può essere anche reperita sotto forma di tintura o di compresse.
A scopo erboristico se ne raccolgono le foglie ed i rami più giovani, in piena estate, ma non devono essere sottovalutate le proprietà dei suoi frutti che sono ricchi di vitamina C e presentano un elevato potere rinfrescante. Solitamente conosciuti come maracuya.
Fatto interessante è che alcune ricerche hanno iniziato a studiare le proprietà della pianta e dei frutti di passiflora per valutarne l'efficacia nel caso di intossicazioni derivanti da alcolismo.
Per la preparazione di rimedi erboristici e medicinali vengono impiegate le parti aeree della passiflora, che sono costituite da steli, fiori, foglie e frutti.
Per quanto concerne preparazione e quantità di assunzione è bene chiedere consiglio ad un erborista, che saprà adattare il rimedio alla situazione di salute di ciascuno.
La tisana di passiflora viene preparata sotto forma di infuso, e in caso di ansia, angoscia o insonnia viene consigliato il consumo di due tazze al giorno della bevanda.
Un infuso sedativo e antispasmodico può essere preparato utilizzando 2 grammi di foglie di passiflora per 100 grammi di acqua. che può essere assunto nei momenti di maggiore tensione.
Più in generale, l'infuso di passiflora bevuto prima di andare a dormire agisce da sonnifero naturale. Si consiglia in ogni caso di non abusarne.
La passiflora è considerata, in genere, una pianta con pochi effetti collaterali seri o provati.
È comunque sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento.
La passiflora può interagire con barbiturici, sedativi e alcuni antidepressivi, aumentando l'effetto sedativo e prolungando la durata del sonno.
Può indurre sanguinamenti se utilizzata contemporaneamente a farmaci che aumentano il rischio di emorragie. Può anche innalzare la pressione sanguigna se assunta insieme alla caffeina.