L’asparago era già particolarmente diffuso al tempo degli antichi Egizi, che poi diffusero la coltivazione in tutto il bacino del Mediterraneo.
Gli antichi Romani diedero il nome di asparago a questa pianta principalmente per due motivi: innanzitutto, per il fatto che la parte che si può mangiare è solamente quella compresa nella apicale del germoglio e, in secondo luogo, perché si pensava che l’asparago avesse delle proprietà benefiche e curative, addirittura in grado di rigenerare il corpo umano e di ridargli una nuova linfa.
Il termine asparago è piuttosto generico, disegnando sia l’intera pianta (Asparagus officinalis), che i suoi germogli. Il suo nome deriverebbe originariamente dal persiano “sperega”, che letteralmente significa “ germoglio”. Successivamente i Greci adottarono il termine “asparaghos”, che significa “pieno di linfa”
Gli asparagi sono estremamente ricchi di fibra,glucidi, protidi, fibre composte da cellulosa, pectine e lignina, vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B ed elementi minerali quali sodio, potassio, fosforo, magnesio, ferro, zinco, rame e iodio.
Gli asparagi non contengono una quantità elevata di calorie ed è proprio per tale ragione che vengono spesso consigliati nelle diete dimagranti.
Grazie alla presenza di purine, presentano delle proprietà depurative e diuretiche, ma possono vantare anche un’ottima ricchezza di acido urico e, per tale ragione, è sconsigliato il consumo a chi soffre di cistite, gotta ed infiammazioni ai reni, e le purine hanno anche l’effetto di stimolare l’appetito.
Gli asparagi hanno proprietà diuretiche, dovute al rapporto potassio/azoto e all’asparagina, o acido aspartico, sono un portentoso spazzino vegetale, ripulendo contemporaneamente intestino, fegato, reni, polmoni e pelle.
Questo aminoacido conferisce all’urina il tipico odore : se il sistema renale funziona correttamente, l’odore si sente nell’orinazione immediatamente successiva all’ingestione degli asparagi.
Essendo un alimento molto alcalinizzante, vanno a modulare l’equilibrio acido/basico del sangue e della linfa, spesso alterato da una cattiva alimentazione; contengono rutina, che rinforza la parete dei vasi sanguigni, hanno buoni livelli di fibra alimentare, che aiuta nei casi di stitichezza e sono molto efficaci nello stimolare e nel regolarizzare il transito intestinale.
Le punte degli asparagi sono ricche di antiossidanti che lavorano sinergicamente per rimuovere i radicali liberi nocivi, offrendo un’azione antinvecchiamento.
Grazie al glutatione, un composto detossificante, gli asparagi contrastano i radicali liberi e le sostanze cancerogene, mentre 2 saponine, la protodioscina e la protodiogerina hanno un forte potere inibente nella proliferazione delle cellule tumorali nel colon.
Le preparazioni a base di asparago sono tuttavia sconsigliabili a chi soffre di infiammazioni renali perché provoca l’irritazione dell’epitelio secernente del rene e da ciò deriva la sua attività diuretica. I preparati di asparago sono controindicati nella calcolosi renale e vescicole, cistiti, gotta, nefrite e diabete.
Dato il loro alto contenuto di potassio, gli asparagi rappresentano un alimento molto utile al cuore e ai muscoli in generale.. Gli asparagi sono inoltre ipocalorici e apportano una quantità equilibrata di vitamine e sali minerali all'organismo che sono indispensabili per il buon funzionamento del sistema nervoso e del cuore.
Le radici degli asparagi vengono utilizzate per dare giovamento ai sofferenti di cuore, eliminando l'acqua che ristagna nei vari tessuti a causa della debolezza dell'attività cardiaca. Il metodo migliore per l'assunzione degli asparagi al fine di esaltarne le proprietà diuretiche è rappresentato dal decotto.
In ogni caso, è importante tenere bene a mente che lo stimolo diuretico che viene svolto da parte degli asparagi può essere particolarmente irritante per i reni e, quindi, è meglio non utilizzarlo se si soffre di insufficienza renale e nefrite.
In commercio possiamo trovare un gran numero di varietà di asparagi e si differenziano in relazione alle loro cime, che presentano una colorazione bianca, verde e violacea.
Nel caso in cui voleste avere la sicurezza di comprare degli asparagi che siano assolutamente freschi, è sempre meglio fare molta attenzione alle loro cime: nel momento in cui si dimostrano perfettamente chiuse e compatte, allora vuol dire che quegli asparagi sono davvero freschi.
Gli asparagi sono estremamente ricchi di fibra in confronto a tanti altri ortaggi e, quindi, rappresentano un alimento che può svolgere un’ottima funzione di supporto nelle diete dimagranti, dato che la loro assunzione permette di incrementare, molto rapidamente, il senso di sazietà.
L’assunzione alimentare più adatta dell’asparago è indubbiamente quella di grattugiare le punte dei germogli crude e poi di consumarle mischiate con insalate varie, ma è particolarmente efficace anche il succo estratto tramite centrifuga elettrica.
Per preparare una tisana diuretica: bollire per 5 min. 30 g. di radice di asparago in 1 litro d’acqua, quindi filtrare. Bere una tazza a digiuno e altre 2 durante il giorno tra i pasti.