L'olio extravergine di oliva: il nostro "oro giallo"!



L'olio d'oliva, a differenza da tutti gli altri oli che si ottengono da semi, è l'unico che si ottiene dal frutto della pianta e si ottiene dalla spremitura meccanica delle olive escludendo qualsiasi trattamento industriale.

Quindi, per meritarsi la denominazione di olio di oliva extravergine,l'olio non deve essere soggetto ad alcun tipo di riscaldamento, il suo grado di acidità non deve essere superiore allo 0,8% ed il suo punteggio da un punto di vista organolettico non deve essere inferiore a 6,5.
Tutti gli olii che non soddisfano queste caratteristiche vengono messi in commercio con altre denominazioni.

Circa l'85% degli acidi grassi presenti nell'olio extravergine d'oliva è rappresentato da acidi grassi insaturi, tra cui l'acido oleico e l'acido linoleico.

Queste sostanze antiossidanti hanno proprietà benefiche molto importanti per la salute del nostro organismo.

Infatti, è un alimento fondamentale nella dieta mediterranea, ed è ormai considerato un elemento fondamentale per la cura e la prevenzione di diverse patologie.

Secondo diversi studi, sono diverse le proprietà benefiche dell'olio extravergine di oliva: il suo uso abituale riduce la presenza di colesterolo LDL o "colesterolo cattivo" ed aumenta la percentuale di quello "buono". Diminuisce di circa il 30 % la possibilità di infarto cardiaco e diminuisce la pressione arteriosa.

I polifenoli e la vitamina E presenti nell'olio di oliva extravergine, grazie alla loro azione antiossidante, contribuiscono a prevenire l'arteriosclerosi e rallentano l'invecchiamento delle cellule.  Come riportato da diversi studi, esistono dati che mettono in relazione l'uso di olio extravergine di oliva con una riduzione di alcuni tipi di tumore, in primis quello al seno. Inoltre, la mortalità dovuta ai tumori è più alta nei paesi del nord europa rispetto ai paesi della zona mediterranea.

Questo perchè un componente presente nell’olio extravergine di oliva sembra avere un ruolo protettivo contro il cancro al seno.

Lo scrive anche il giornale La Stampa di ieri 28 Gennaio: "Il cancro al seno si previene anche con l’olio d’oliva"..

Si chiama idrossitirolo ed è uno dei componenti più importanti dell’olio di oliva e grazie ai  ricercatori probabilmente verrà sfruttato nella lotta contro il cancro al seno nelle donne in pre-menopausa.

La sostanza è stata recentemente esaminata al Houston Methodist Cancer Center (Stati Uniti) al fine di comprenderne l’eventuale effetto positivo sulla densità del seno in seguito a un anno di trattamento.
L’idea è di Tejal Patel, medico e oncologo e lo studio, intende mostrare le potenzialità del componente dell’olio d’oliva nella riduzione della densità del seno.

«Sappiamo che esiste una correlazione tra la densità del seno e il cancro al seno – spiega Patel– una diminuzione della densità di una determinata percentuale può potenzialmente tradursi in un quasi 2 per cento di ridotto rischio di sviluppare il tumore».

Le recenti ricerche hanno avvalorato ciò che da sempre la medicina popolare sosteneva: l’olio extravergine di oliva è un eccellente protettivo della salute; può ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione ed effetti correlati come l’ictus.

«La nostra speranza è quella di poter offrire alle donne un supplemento che contribuisca a ridurre il rischio di cancro al seno – aggiunge Patel – Abbiamo già dimostrato che possiamo prevenire alcuni tipi di carcinoma mammario; ora dobbiamo trovare il modo per farlo al meglio».

Con questo genere di ricerca si potranno così verificare eventuali cambiamenti nella densità del seno ed effetti avversi, qualora si presentassero.

Tuttavia è bene dire che l’idrossitirosolo è stato già studiato precedentemente sia negli esseri umani che nelle colture cellulari in laboratorio, e dai risultati era già emersa la sua incredibile proprietà antiossidante, giudicata come una delle più potenti finora conosciute.

Sempre gli stessi studi avevano anche evidenziato la sua bassissima tossicità anche in dosi minime.
Lo studio ha dunque ottime potenzialità di diventare il precursore dello sviluppo di nuove medicine dall’azione preventiva e anticancerogena.

Oltre a ciò l'olio extravergine di oliva è un alimento estremamente sano e genuino, con un'alta digeribilità che aiuta il fegato, regolando allo stesso tempo la funzione gastrica e diminuendo così il rischio di sviluppare l'ulcera duodenale e si distingue da altri oli alimentari in quanto sopporta molto più le alte temperature.

E' in assoluto il più indicato per le fritture, mantenendo intatte le sue proprietà senza deteriorarsi, resistendo fino a temperature di 180°.


Per sfruttarne appieno le sue proprietà è meglio utilizzarlo a crudo: l'olio extravergine di oliva perde gran parte delle sue proprietà peculiari durante la cottura, qualunque sia il metodo di preparazione utilizzato.

A svelarlo è uno studio pubblicato su Food Research International da un gruppo di ricercatori dell'Università di Porto (Portogallo). “Purtroppo diversi metodi di cottura, dalla comune friggitura, alla bollitura e alla cottura al microonde, modificano senza dubbio il profilo chimico dell'olio d'oliva”, precisano gli scienziati.
La conseguenza pratica è la perdita dei composti fenolici e degli altri antiossidanti che conferiscono all'extravergine le sue proprietà salutari.

Questo fenomeno non comporta nessun rischio per la salute. Infatti dopo la cottura l'olio extravergine continua ad essere salutare almeno tanto quanto gli altri oli di origine vegetale. Tuttavia, sarebbe meglio utilizzarlo per condire le pietanze a crudo
In alternativa è possibile aggiungere l'extravergine in padella solo poco alla volta, in modo che non si scaldi troppo e riesca a mantenere tutte le sue caratteristiche salutari.

Purtroppo non tutti sanno che tutti gli altri oli ( dall'olio di oliva ai vari oli di semi ), derivano da processi di raffinazione mediante l'uso di solventi chimici che avvengono in vere e proprie raffinerie industriali e non in frantoi oleari come avviene per l'olio extravergine d'oliva.
Tutto questo non viene pubblicizzato  e la legge permette che un olio prodotto mediante l'utilizzo di processi e sostanze chimiche venga venduto con la denominazione di olio di oliva;  questo ovviamente a discapito di tutti gli ignari consumatori.....