Dormendo ripuliamo il cervello!




Lo si sa fin dall’antichità ed è ormai  risaputo anche scientificamente: il sonno ha un ruolo fondamentale per la salute, sia psichica che fisica.

Dormire è essenziale per la vita, supporta numerose funzioni fisiologiche e psicologiche tra cui la riparazione dei tessuti, la crescita, il rafforzamento della memoria e l’apprendimento.
Nonostante gli adulti abbiano una soggettiva necessità di ore di sonno, gli esperti affermano che dormire meno di 7 ore per notte per lunghi periodi può avere effetti negativi per il cervello e il corpo.

Anzi, molti studi hanno messo in risalto le sue capacità di rigenerare l’organismo e di contribuire alla guarigione di diverse patologie. Eppure questa consapevolezza ancora non basta e troppi non si occupano di avere una buona qualità del proprio sonno, se non quando ormai c’è una malattia o un malessere già in atto.

Si può constatare che la carenza di sonno è correlata ad indesiderabili alterazioni dell’attività metabolica.
Per esempio un aumento dei livelli ematici di cortisolo (ormone coinvolto nella risposta allo stress) ha degli effetti sulla risposta immunitaria, sulla capacità dell’organismo di far fronte all’ipoglicemia e sul controllo dell’appetito.

Infatti, l’80% degli adulti soffre per un deficit di sonno, che paghiamo non solo sotto forma di stress.
Viene cioè trascurata l’altra grande risorsa insita nel dormire bene: quella di prevenire molti disturbi.
Non parliamo solo di problemi cardiovascolari, immunitari o endocrini, ma anche di depressione.
Purtroppo non sono pochi i disturbi dell’umore causati o favoriti da un periodo prolungato di sonno insufficiente.

Dormire meno del necessario può causare demenza, Alzheimer, Parkinson....lo sapevate?

Perciò la “scienza del sonno” diventa cruciale per la prevenzione di molte malattie degenerative del cervello e lo rivelano due studi americani pubblicati rispettivamente sulle riviste Science e The Journal of Neuroscience.
che insieme aprono nuove strade nella conoscenza del funzionamento del nostro cervello, e il ruolo che il sonno svolge per la sua “manutenzione”.

Il verdetto è chiaro! Proprio come i muscoli sotto sforzo producono tossine, anche il cervello nell’attività diurna accumula “spazzatura”.
Quando siamo svegli, il lavaggio automatico del sistema glinfatico procede a rilento, un modesto 5% rispetto al lavoro che svolge quando dormiamo.
Durante il sonno, l’area occupata dal sistema glinfatico, dove scorrono i fluidi del lavaggio cerebrale, arriva a occupare il 20% del volume del nostro cervello.
Questi “detersivi” sono essenziali per eliminare le proteine dette beta-amiloidi e tau, associate proprio con l’Alzheimer.

Da una parte è rassicurante sapere che esiste un’impresa delle pulizie che entra in azione ogni notte, e occupa le ore del nostro sonno svolgendo un mestiere così prezioso.
D’altro lato questo rende ancora più allarmante il deficit di sonno che  affligge molti.

Sigrid Veasey del Center for Sleep and Circadian Neurobiology (University of Pennsylvania) col suo gruppo di ricercatori ha dimostrato che se il deficit di sonno è cronico, il metabolismo cerebrale subisce danni gravi, i neuroni degenerano.

Il New York Times riporta un dato elaborato dalla National Sleep Foundation: un adulto ha bisogno di dormire dalle sette alle nove ore per notte, ma negli ultimi 50 anni abbiamo ridotto il nostro sonno, in media tra una e due ore a notte. Solo nell’ultimo decennio abbiamo perso in media 38 minuti di sonno per notte.

Negli Stati Uniti dai 50 a 70 milioni di persone soffrono disturbi cronici del sonno. Questa potrebbe essere la causa scatenante per una futura epidemia di Alzheimer, demenza e Parkinson, malattie neurodegenerative nelle quali appaiono proprio quelle proteine che noi eliminiamo nel sonno.

Purtroppo la risposta non può venire dall’uso massiccio di sonniferi: il sistema glinfatico lavora meno bene quando il sonno è “artificiale”.

Quindi, cosa possiamo fare ?

Ecco cosa puoi fare subito per ritrovare sonno e sorriso...:

- Pratica uno sport almeno due volte a settimana e privilegia il divertimento allo sforzo.

- Non bere alcolici e non fumare di sera.

- Prima di dormire bevi una tisana rilassante e fai un bagno caldo.

- Dedica un’ora al giorno a un’attività piacevole, hobby o svago, che ti faccia sentire appagato.

- Il sonno non ama le regole: non dirti mai “ora devo dormire” o fuggirà.