Prima la mela cotogna era un frutto che faceva parte a pieno titolo della stagione autunnale,
negli ultimi anni però, almeno in alcune parti d’Italia, è stato quasi dimenticato ed è davvero
difficile trovarlo al mercato o dal fruttivendolo.
Forse perché non è esteticamente bello come le tradizionali mele oppure perché ha un sapore
particolare e un po’ acidulo che lo avvicina di più alle pere?
La mela cotogna è una sorta di ibrido tra pere e mele: non a caso, le varietà di frutti caratterizzate
da una forma di mela sono chiamate meli cotogni, viceversa, la caratteristica allungata attribuisce
al frutto il termine di pero cotogno.
Il sapore acidulo e poco dolce della mela cotogna non dipende dall'assenza di zuccheri, quanto piuttosto dalla presenza degli stessi sottoforma di lunghe catene.
Con il trattamento termico - dunque attraverso la cottura delle mele cotogne - le lunghe catene glucidiche
si frammentano, perciò la massa assume un sapore più dolce ed intenso, liberando un odore gradevole, molto simile al miele.
Lo zucchero predominante è il fruttosio, utile per mantenere costante la glicemia, trattandosi di un monosaccaride a basso indice glicemico.
Non è dato saperlo, fatto sta che dimenticare di mangiare questo frutto è un errore viste le
sue numerose proprietà e i possibili utilizzi.
Le mele cotogne sono fonte di vitamine (soprattutto A, C, B1 e B2) e di sali minerali, tra cui potassio, fosforo, zolfo, calcio e magnesio
La mela cotogna è poco calorica ma ricca di acqua, sali minerali (tra cui potassio,magnesio e calcio), vitamine e fibre, ed è dunque utile, tra le altre cose, alla quotidiana regolarità intestinale.
Se si mangia cruda, fornisce un buon quantitativo di vitamina C.
Purtroppo però, dal momento che la mela cotogna ha un sapore acidulo, molte persone preferiscono consumarla cotta, preparando ad esempio una marmellata oppure semplicemente cuocendola insieme
a delle spezie aromatiche come cannella e chiodi di garofano.
Ad ogni modo, la carne del frutto è ricchissima di pectine, il che rende la mela cotogna particolarmente adatta per la preparazione di marmellate e come addensante, viene tuttora sfruttata anche per la preparazione di mostarde, liquori, distillati in genere e gelatine.
Per la positiva funzionalità a livello gastro-intestinale, la mela cotogna è considerata un toccasana a tutti gli effetti: vanta infatti proprietà toniche, astringenti ed antinfiammatorie dell'apparato digerente.
I tannini contenuti nella mela cotogna sono in grado di proteggere la mucosa dell'intestino.
La mela cotogna, come del resto tutte le mele, contiene acidi organici, tra cui il malico, utile per
favorire la digestione.
Consumata cotta, la mela cotogna ha una spiccata proprietà lassativa, stimolando e favorendo la motilità intestinale grazie alla generosa presenza di fibre e pectine.
Nella cosmesi, la mela cotogna viene utilizzata per i semi che, come abbiamo visto, si presentano
agglomerati grazie ad uno strato mucillaginoso che li unisce: le mucillagini esercitano un'apprezzabile
attività protettiva contro la disidratazione della cute, oltre a contrastare l'insorgere delle rughe.
Sembra, inoltre, che la mela cotogna sia un buon rimedio naturale contro tosse e mal di gola (sottoforma di decotto o macerato) ed inappetenza.
Prepararlo è semplicissimo basta lavare la mela, tagliarla a pezzetti e farla bollire insieme a 200 ml d’acqua per circa 10 minuti, dolcificandola un pochino.
Con la mela cotogna si può preparare anche un infuso che favorisce la digestione e con proprietà antinfiammatorie utili a stomaco e intestino.
C’è infine chi con questo frutto prepara un gel da utilizzare sui capelli. A questo scopo si prendono solo i semi della mela cotogna: un cucchiaio di essi si fa bollire per 15 minuti in 250 ml d’acqua.
Quello che ne uscirà fuori è appunto un composto gelatino che una volta raggiunta la temperatura ambiente e accuratamente filtrato, si può utilizzare sui capelli al posto del tradizionale gel.
E’ anche un ottimo antiforfora e non ingrassa i capelli!